15 giugno 2023
Con la sentenza 16551/2023, la Corte di Cassazione ha accolto, con rinvio, il ricorso di un medico obiettore contro la decisione della Corte d’Appello che confermava il recesso disciplinare intimato dall’Azienda sanitaria per aver omesso di soccorrere una paziente in procinto di portare a termine un aborto farmacologico.
Il dottore, nella funzione di guardia notturna, aveva fatto chiamare il medico di fiducia della paziente, appartenente al medesimo reparto, ma in quel momento fuori servizio.
Sono stati accolti i motivi di doglianza con cui l’interessato evidenziava la mancata considerazione di una serie di elementi idonei ad inficiare le valutazioni giuridiche operate per quanto riguarda il rispetto del principio di proporzionalità.
Andava tenuto conto pertanto che il contratto collettivo applicabile indica, tra gli elementi da valutare rispetto alla graduazione della sanzione, l’entità del danno provocato: era emersa, nel caso in questione, l’insussistenza di un danno reale sia per la paziente che per il collega chiamato ad intervenire mentre era a riposo.
