La Legge Fornero, in materia di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, ha introdotto “una condizione sospensiva di efficacia dell’accordo estintivo concluso (espressamente o per facta concludentia) tra le parti, con la conseguenza che la mancata osservanza delle modalità di conferma ivi descritte pone il rapporto di lavoro in uno stato di quiescenza".
È il principio rimarcato dalla Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 15006/2025, accogliendo il ricorso di una lavoratrice che contestava la cessazione del rapporto di lavoro con un precedente datore, avvenuta contestualmente all’avvio del nuovo impiego.
I giudici di merito avevano infatti ritenuto sussistente una risoluzione consensuale per facta concludentia, sulla scorta di vari elementi come le comunicazioni agli enti previdenziali, il cambio di mansioni e le decorrenze non sovrapposte tra i due rapporti.