È legittimo il licenziamento della lavoratrice che molesta sessualmente il collega con commenti pesanti e imbarazzanti. A stabilirlo è la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 13748/2025.
Per i giudici le molestie sessuali sul luogo di lavoro, incidendo sulla salute e sulla serenità anche professionale del dipendente, comportano l’obbligo di tutela a carico del datore di lavoro, ai sensi dell’art. 2087 c.c..
Va inoltre considerato che la condotta tenuta dalla lavoratrice si poneva in contrasto con il codice di condotta approvato dalla società.